Cronaca

Danneggiamento seguito da incendio e stalking all'ex compagna: emessa sentenza nei confronti di un 51enne

Presso il Tribunale di Avellino, I Sezione Penale, il giudice dr.ssa Vincenza Cozzino ha assolto un 51enne di Montoro Superiore dalle accuse di stalking mosse dalla sua ex compagna

Presso il Tribunale di Avellino, I Sezione Penale, il giudice dr.ssa Vincenza Cozzino ha assolto un 51enne di Montoro Superiore dalle accuse di Danneggiamento seguito da incendio e Stalking mosse dalla sua ex compagna. La storia ruota attorno a una relazione sentimentale lunga tra l'imputato e la donna, terminata per volontà di quest'ultima nel gennaio 2020. Dopo la separazione, la donna affermava di essere stata soggetta a una serie di comportamenti persecutori da parte dell'ex compagno, tra cui pedinamenti, appostamenti, telefonate e messaggi minacciosi, incluso l'incendio della sua auto. Questi atti hanno causato alla vittima un perdurante stato di paura, ansia, insonnia notturna e difficoltà nel gestire la vita quotidiana e lavorativa.

La difesa dell'imputato, l'avvocato Claudio Frongillo, ha contestato le accuse e dimostrato che il suo assistito non aveva appiccato l'incendio all'auto. Durante il dibattimento, la testimonianza della donna ha sollevato delle incertezze. Ha affermato di aver visto qualcuno avvicinarsi all'auto e poi le fiamme, ma non ha potuto identificare chi fosse. Un testimone oculare, sentito dalle forze dell'ordine, ha descritto il presunto colpevole con una descrizione diversa rispetto all'imputato. Queste discrepanze hanno gettato ombre sulla colpevolezza dell'accusato, che è stato assolto dall'accusa di incendio doloso.

Per quanto riguarda l'accusa di stalking, la donna aveva presentato numerose denunce contro l'ex compagno. Tuttavia, è emerso che dopo la separazione iniziale di quattro mesi, i due avevano ripreso a convivere per altri 4-5 mesi. Questo fatto ha sollevato dubbi sulla veridicità delle sue affermazioni riguardo alla paura e all'ansia che diceva di provare nei confronti dell'imputato. Inoltre, ha sostenuto di aver perso il lavoro a causa del comportamento persecutorio, ma durante il dibattimento è emerso che si era licenziata un anno e mezzo dopo i presunti fatti di stalking. Inoltre, quando ha sporto denuncia, era già da 6-7 mesi che non aveva più contatti con l'ex compagno. Questi elementi hanno messo in dubbio la credibilità delle accuse di stalking.

Il giudice ha quindi ridotto l'accusa da stalking a molestie, ritenendo che i biglietti d'amore inviati dall'imputato non costituissero atti persecutori, ma piuttosto un comportamento legato al fatto che era ancora innamorato della donna. Pertanto, il 51enne è stato assolto per particolare tenuità del fatto, poiché questi biglietti d'amore non rappresentavano una minaccia reale nei confronti della donna.

Questo caso mette in evidenza l'importanza della giustizia nell'esaminare attentamente le prove e le circostanze prima di emettere un verdetto. La differenza tra stalking e molestie può essere sottile, ma ha conseguenze significative per le vite delle persone coinvolte. Inoltre, sottolinea l'importanza della difesa legale competente nel garantire che i diritti degli imputati siano protetti e che la giustizia sia servita in modo equo.


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