Nell’ordinanza dei giudici si è sottolineato che nel Tribunale del capoluogo irpino si era fatto strada da diversi anni un’organizzazione come un'entità autonoma che agiva con condotte tipiche del reato 416 bis del Codice Penale, compreso il ruolo di "Antistato" e l'attuazione di estorsioni ambientali
Nell'ordinanza dei giudici è stato sottolineato che nel Tribunale del capoluogo irpino si era sviluppata, da diversi anni, un'organizzazione che agiva come un'entità autonoma, perpetrando condotte tipiche del reato di associazione di tipo mafioso di cui all'articolo 416 bis del Codice Penale, incluso il ruolo di 'Antistato' e la commissione di estorsioni ambientali. Tuttavia, coloro che attendevano risposte dalla sentenza sono rimasti delusi
Il Tribunale collegiale di Avellino, presieduto dal dott. Melone, non ha dubbi, almeno sulla posizione di alcuni imputati, che vengono assolti. La soddisfazione degli avvocati Rosaria Vietri e Carmine Anzalone
"La sentenza di ieri sera nel processo Aste Ok mette fine a un incubo durato anni per un giovane professionista del settore immobiliare", ha dichiarato l'avvocato di fiducia dell'imputato, assolto nella serata di ieri
Un finale senz'altro inaspettato e anche piuttosto "complesso". Non è stato così, però, per alcuni imputati, per i quali il Tribunale ha sentenziato l'assoluzione
Processo da rifare per riqualificazione dell’associazione a delinquere di stampo mafioso: per i giudici i “Tre tre” assieme a Galdieri e Genovese avevano dato vita a una associazione camorristica distinta dal Nuovo Clan Partenio. Il penalista aggiunge: "Dopo più di 80 udienze e dopo un dibattimento di 2 anni e mezzo, il Pm non ha dimostrato l'associazione che contestava"
Il Tribunale di Avellino ha stabilito che coloro coinvolti nel capo A del reato 416 bis non erano affiliati al Nuovo Clan Partenio, ma operavano come un'entità indipendente
"Si trattava di una organizzazione autonoma, separata dal Nuovo Clan Partenio, ma di stampo mafioso"... nel frattempo, tutti i detenuti sono stati rilasciati. Ecco la spiegazione di una decisione controversa del Tribunale di Avellino, che ha lasciato non pochi dubbi
Nella giornata di oggi si è finalmente concluso il processo nato dall'inchiesta "Aste ok" del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino e il Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Napoli che hanno indagato su questo nuovo filone d'illeciti che vede protagonista il Clan Partenio
Nella giornata di oggi, presso il Tribunale di Avellino, è ripreso il processo nato dall'inchiesta "Aste ok" del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino e il Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Napoli che hanno indagato su questo nuovo filone d'illeciti che vede protagonista il Clan Partenio
La decisione dello scioglimento del Comune è stata presa in seguito alla rilevazione di "concreti, univoci e rilevanti elementi riguardanti collegamenti diretti e indiretti degli amministratori locali con la criminalità organizzata di tipo mafioso e forme di condizionamento degli stessi"
Nella giornata di oggi, presso il Tribunale di Avellino, è ripreso il processo nato dall'inchiesta "Aste ok" del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino e il Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Napoli che hanno indagato su questo nuovo filone d'illeciti che vede protagonista il Clan Partenio
I componenti del Comitato, anche alla luce dei fatti più significativi illustrati dal Coordinatore della Commissione ispettiva, hanno concordato unanimemente nel ritenere sussistente il condizionamento degli amministratori, tale da determinare un'alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi collettivi dell'Ente da parte dei sodalizi criminali
Claudio Davino, difensore di Nicola Galdieri: "In questo processo, alcuni soggetti che avrebbero dovuto essere 'imputati', non sono stati nemmeno 'indagabili'"
Proseguono le discussioni dei difensori degli imputati. Oggi è stato il turno degli avvocati Danilo Iacobacci, Alberico Villani, Fernando Taccone, Claudio Mauriello e Gerardo Santamaria
L’inchiesta ha avuto la capacità di delineare un sistema corruttivo diffuso che coinvolgeva politici, imprenditori e mafiosi, e che aveva come obiettivo il controllo delle risorse pubbliche
Proseguono le discussioni dei difensori degli imputati. Oggi è stato il turno degli avvocati Benny De Maio e Carlo Taormina, difensori - rispettivamente - di Antonio Flammia e Gianluca Formisano
Dopo che, nella scorsa udienza, si è tenuta la requisitoria del pm antimafia Henry John Woodcock, oggi sono iniziate le discussioni dei difensori degli imputati
Presso la Casa della Cultura: "La legalità: uno stile di vita contro le mafie e la corruzione" con la partecipazione del Magistrato Catello Maresca e Don Aniello Manganiello, parroco di Scampia
Oggi, presso l'Aula d'Assise del Tribunale di Avellino, si è tenuta la requisitoria del pm antimafia Henry John Woodcock: "Il ruolo delle parti offese, quelle che hanno dovuto acquistare la casa "con una fune alla gola", deve necessariamente prevalere"