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A Casalbore la presentazione del libro "Quel convento non c'è più"

Domenica 28 agosto 2022 a Casalbore, in piazza Castello alle ore 18,30, sarà presentato il libro di Mario Araudo “Quel convento non c’è più”, curato da Graziella Bruno, docente di lingue straniere, originaria del paese irpino. La presentazione sarà a cura di Laura Bruno, nota artista salernitana, con interventi di Ruggero Gatto, esperto di antropologia e tradizioni popolari, nipote del famoso poeta Alfonso Gatto, e di Gaetano Negri, docente esperto di Storia. L’evento fa parte del progetto della Regione Campania: ” E’ tempo di migrare: I borghi della Transumanza e del patrimonio Unesco”, con il coinvolgimento di cinque comuni dell’Irpinia, capofila Zungoli, coordinatrice la dott.ssa Carmelina D’Amore.

 Mario Araudo nel suo libro, postumo, ha raccontato in terza persona, la sua avventura di piccolo sfollato, da Napoli a Casalbore in tempo di guerra. I suoi ricordi, teneri e infantili, tracciano la storia di una famiglia e di un’epoca difficile, in cui l’umanità trovava comunque la via per riunire tutti in un solo afflato gente di diversa estrazione sociale e di diversa provenienza. Il luogo di sfollamento, Casalbore, era un gruppo di case intorno al Convento ed alla Torre, dove i contadini vivevano con i miseri frutti della terra e con i pochi animali che possedevano. Il cibo, seppur poco, consentiva di vivere, ed era oggetto di baratto, poiché il danaro non serviva a nessuno.

 Lo scrittore, in realtà impiegato di banca, vive da piccolo le esperienze del borgo irpino e le mitizza, narrandole ai nipoti. Dopo tanti anni la famiglia decide di ritornare per ritrovare i luoghi del ricordo, ma tutto è cambiato. Araudo ha lavorato e vissuto a Napoli ed ha lasciato l’importante testimonianza del difficile momento della guerra. Casalbore era per lui diventato un mito, che l’ha accompagnato per tutta la vita. L’Irpinia rivive nelle pagine di Araudo con il sentimento dell’appartenenza ad un luogo dalla tradizione, vissuto e mai più cancellato dal cuore. La storia vive nelle pietre, parla e si respira tra l’isolamento e la transumanza, che determina riti collettivi nel passaggio tra territori.

A seguire ci sarà la degustazione dei prodotti locali e uno spettacolo musicale.

Alla presentazione saranno presenti le autorità locali, tanti amici da Napoli e da Salerno e ci sarà Raitre, con Rino Genovese.


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