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“Polveri di grafite” a Casa Loreto: Tonya Chiusano presenta la collezione artistica

Conto alla rovescia per l’inaugurazione della personale artistica di Tonya Chiusano a Casa Loreto nel cuore  del centro storico di Sant’Angelo dei Lombardi. Lunedì 9 e martedì 10 agosto alle 19.00 l’artista che ha  guadagnato il podio ai campionati mondiali di disegno iperrealistico presenta l’ultima opera “Rinascita” nell’ambito della personale “Polveri di grafite” nella splendida cornice di una delle dimore storiche del  centro altirpino. La rappresentazione artistica prodotta su due metri per un metro e mezzo sarà installata  all’interno di Via Portone Matteo come opera di arricchimento urbanistico.  

In occasione della presentazione di “Rinascita” Tonya Chiusano esporrà la sua personale con opere che  hanno già incassato prestigiosi riconoscimenti a livello internazionale. Fra questi, la prossima pubblicazione  nell’Atlante dell’Arte De Agostini ed. 2021, e il podio all’Iperrealistic Art Word.  

Nella due giorni santangiolese le sale di Casa Loreto saranno animate da chef e aziende agricole della  Campania interna per offrire la possibilità di degustare pietanze e prodotti tipici. Altro tipo di “tocco  artistico” sarà inscenato dagli operatori del gusto che proporranno abbinamenti di cibo con vini, Falanghina  spumantizzata e cocktail. A partire dallo chef del ristorante Stella di Castelfranci Pasquale Corrado, che  proporrà quattro finger food: “Una vellutata di zucca con baccalà e polvere di olive nere essiccate,  accompagnata da una focaccia a 72 ore di lievitazione ai 5 cereali, con carpaccio speziato; una pizza piena  con formaggi e salumi e, infine una cialda di tartufo con mousse di porcini e miele” spiega lo chef, che nel  contempo non esclude ulteriori novità creative da proporre al momento. Le pietanze sapientemente ideate  da Pasquale Corrado saranno complementari alla proposta dei vini.  

A partire dall’Azienda Capo Tre Venti alle falde del Monte Taburno di Nicola Grasso, che proporrà il suo  “Bora”. “Parliamo di una falanghina spumantizzata che viene prodotta in vigneti storici collocati alle falde  del Taburno, in una zona ventilata da tre correnti e che ha dato il nome all’azienda” spiega il titolare. “Bora  è una falanghina millesimata, brut, dal sapore secco, fruttato e piacevole. E’ strutturato come un rosso e  aromatico come un bianco, ma si beve con la freschezza di una bollicina gentile e delicata. E’ l’aperitivo per  eccellenza e stiamo lavorando per farlo conoscere ad un pubblico internazionale”.  

Scommette invece su una tradizione di qualità già consolidata la cantina di Salvatore Molettieri, che sarà  presente all’evento con il suo nuovo rosato proposto di recente sul mercato. In occasione della  degustazione proporrà un vino bianco fra il Greco e il Fiano e un aglianico. Altra proposta, complementare a  quella dei vini, arriva dalla caffetteria “La Piazzetta” di Marco Gargano, che proporrà long drink e cocktail,  da abbinare alle pietanze e da degustare sul terrazzo di Casa Loreto. La caffetteria potrà assecondare le  richieste ma si predispone anche a proporre alcune delle sue specialità.  

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA. Tonya Chiusano è nata ad Avellino e vive a Sant’Angelo dei Lombardi. Oltre ad  essere stata selezionata dall’Atlante dell’Arte edito da De Agostini in uscita il prossimo autunno è risultata  terza classificata ai Mondiali di disegno realistico, ovvero all’Iperrealistic Art Word. Ha incassato il primo 

premio del concorso “Tanti Sgarbi alla vittoria”; è stata selezionata per la mostra allestita in onore dei 100  anni dalla nascita di Vittorio Gassman che si terrà a Roma nel 2022. Una delle sue opere più prestigiose,  “Resilienza”, dopo l’esposizione alla personale di Sant’Angelo dei Lombardi, sarà esposta in una galleria di  Tokyo. Ma non è tutto. E’ in cantiere una collaborazione con il brand globale Staendtler. 

L’OPERA “RINASCITA”. La magnifica rappresentazione pittorica sarà installata all’interno di Via Portone  Matteo, ovvero nella pancia del centro storico santangiolese. Come già esprime il titolo assegnato,  l’installazione narra la rinascita del borgo dalle macerie- materiali e morali- dal terremoto dell’Irpinia del  1980. Rappresenta un momento di metabolizzazione dell’evento, che collega il passato al futuro e indica un  momento di consapevolezza ormai acquisita. Nell’opera sono contenuti dolore e gioia, sofferenza e speranza, saggezza e voglia di futuro. Senza dimenticare, con la consapevolezza che il vissuto di ognuno  resta scolpito nelle rughe di è sopravvissuto. Ma nel solco di quel passato c’è chi è pronto a tracciare un  percorso nuovo, con gioia e voglia di vivere.  

E’ richiesto il green passa all’ingresso. Saranno rispettate tutte le norme di sicurezza sanitaria così come previsto dal  decreto "Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l’esercizio in sicurezza di  attività sociali ed economiche".


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