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Musica e street food, sul bus dei Santi gli Emian Pagan Folk

Ritornano i concerti a bordo del food truck dei Santi. Sabato 4 luglio toccherà agli Emian, il gruppo nato dall'incontro dei musicisti Emilio ed Anna sarà protagonista di una serata scoppiettante, ormai divenuta un appuntamento fisso per tutti i mercoglianesi. 

Come sempre sul terrazzo del bus si canta e suona, mentre al piano di sotto si frigge e si mangia in compagnia delle stuzzicanti proposte di Federico Grieco. Arancine, panelle, cuoppi fritti e l'imperdibile cannolo siciliano. 

Biografia Emian

La storia degli EMIAN ha inizio nel 2011, dall’ incontro dei due fondatori Emilio ed Anna (dai cui nomi nasce quello del progetto). L’incontro inaspettato avviene presso CasaCuma, una comune di artisti dell’ hinterland napoletano dove Anna all’ epoca viveva, e si innamorano.

Un amore che li farà incontrare anche nella comune passione verso le sonorità musicali del folk Nord Europeo, delle aree celtiche e delle culture pagane. 

Per una serie di circostanze venutesi a creare successivamente, il 21 Dicembre è la data da loro scelta per la nascita del progetto.

Nel 2013, incontrano Danilo Lupi, decidendo così di ampliare la formazione. 

Il 2014, è l’anno in cui entra a far parte del progetto Martino D’Amico.

In questi lunghi anni di attività musicale su territorio Nazionale ed Internazionale, gli Emian hanno collezionato una gran mole di concerti ottenendo anche due importanti riconoscimenti: 

nel 2013 vincono il premio "Miglior Artista Accreditato" della XXVI edizione del Ferrara Buskers Festival, 

nel 2015 vincono la prima edizione dell’ European Celtic Contest, tenutosi durante il Montelago Celtic Festival.

Nel novembre del 2019, a due mesi di distanza dalla pubblicazione di Egeria (terzo album degli Emian) Danilo e Martino lasciano il progetto.

Quando Emilio ed Anna dato vita ad Emian, immaginano il progetto come un luogo ideale ed utopico dove musicalmente tutto può accadere.

La loro filosofia è: che si sia in due, in quattro o in cinquanta, l’importante è portare avanti un sogno in cui credere fortemente.

"La nostra musica, come detto e ripetuto, NON E’ MEDIEVALE E NEMMENO CELTICA, ma da essa prende ispirazione. 

Ponendosi come punto di rottura nell’ ambito filologico, abbraccia linguaggi musicali di diverse etnie e culture, con uno sguardo prediletto al bacino del Mediterraneo e al Paganesimo Europeo, divenendo punto di incontro per un’epoca che molti storici non definiscono più “buia”.

Basti pensare a mecenati, come Federico II di Svevia (1194 - 1250), che hanno accolto nelle proprie corti artisti e musicisti di varia provenienza culturale, dando così un forte segnale di aggregazione volto ad unificare terre e popoli.O in semi acustico o su un palco, la nostra musica ben si sposerà anche con l’ambito rievocativo!"


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