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Lubomyr Melnyk a Villa Di Marzo

È considerato «il pianista più veloce al mondo», ma anche il «Bach del XXI secolo» e il «Rasputin della scena post-classica». Lubomyr Melnyk è un autentico innovatore nel panorama della musica classica contemporanea e martedì 26 luglio alle ore 21:00 sarà ad Avellino per un concerto evento, unica data per il Sud Italia del 2016.

Nella splendida location dei giardini di Villa di Marzo, oasi verde nel cuore di Avellino, il pianista

ucraino presenterà al pubblico il suo ultimo lavoro discografico “Illirion”, prodotto dalla Sony

Classical, una delle etichette più prestigiose al mondo, in una serata che si presenta come l’evento

musicale dell’estate avellinese, organizzata da “Godot Art Bistrot” e “City Hollers Record”, in

collaborazione con l’associazione culturale “Koinè Art Lab” e l’agenzia “Basemental”.

Pur calcando le scene da oltre 35 anni, Lubomyr Melnyk si è guadagnato l’attenzione del pubblico

internazionale solo nel 2012, grazie all’album “Windmills” uscito per l’etichetta Hinterzimmer. Da

quel momento, il pianista ucraino, ha pubblicato album di grande richiamo come “Corollaries”,

per l’etichetta inglese Erased Tapes, prodotto da Peter Broderick con la collaborazione di Nils

Frahm e Martyn Heyne e “Rivers And Streams”, con la produzione curata stavolta da Robert

Raths e Jamie Perera.

Dopo il successo riscosso dagli ultimi due album e dai concerti europei della scorsa primavera,

Melnyk firma un contratto con la prestigiosa Sony Classical con la quale pubblica “Illirion”, album

di straordinaria intensità che Melnyk ha portato in giro per il mondo e che presenterà, in esclusiva

per il Sud Italia, il 26 luglio nella serata di Villa di Marzo.

La natura della Continuous Piano Music, eccellenza stilistica di cui Melnyk ne è l’inventore oltre

che il solo depositario al mondo, sta nel flusso di note e arpeggi complessi, stratificati, impreziositi

da riverberi che amplificano il suono, paragonabili, idealmente, allo scorrere inarrestabile

dell’acqua di un fiume.

Un linguaggio pianistico unico e personale, fatto di onde di note velocissime che danno vita ad un

flusso perpetuo e magico, ai confini tra percezione melodica e viaggio onirico, un incanto sonoro

la cui natura ultima rimane misteriosa. Basandosi sul principio di una corrente di suono costante e

continua, senza interruzioni, crea pattern di note rapidi, complessi e virtuosi, che gli sono valsi

anche il titolo di pianista più veloce al mondo.


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