Eventi

"Il padre sono io", a Montoro la commedia tratta dall'opera "I casi sono due"

Locandina

"Il Padre Sono Io". Venerdì, 6 Gennaio 2023, ore 19,30, a Montoro, la commedia, in tre atti, tratta dall’intramontabile opera “I CASI SONO DUE”, scritta nel 1941 da Armando Curcio (Napoli 1900 - Roma 1957, commediografo, giornalista e fondatore della Casa Editrice che porta il suo nome), noto per avere scritto anche altre commedie portate al successo dalla Compagnia De Filippo. Sarà presentata dalla compagnia teatrale “LASCIATEVI INCANTARE ” di Napoli.

La storia racconta il dramma della solitudine di due anziani a cui non mancano titolo nobiliare e denaro, ma l’affetto di un figlio che dia un tocco di gioiosa allegria a una senescenza vissuta senza serenità. Memore di una fugace avventura prematrimoniale giovanile con un’avvenente ballerina, l’anziano barone, Ottavio Del Duca, esempio perfetto di malato immaginario, si vede costretto a raccontare alla moglie Aspasia, che riversa molto del suo bisogno affettivo sull’amato cane, dell’esistenza di un fantomatico figlio che un’agenzia non certo scrupolosa e onesta gli sta cercando. Dato a balia ad un’umile famiglia, il giovane Gaetano Esposito, che dovrebbe essere già in età matura, ha condotto una vita disgraziata da trovatello diventando, privo com’è stato di famiglia, guida ed educazione, uno ‘scostumato delinquentello’. Ma il destino gli gioca uno straordinario ‘tiro’ in quanto capita proprio nella signorile dimora del barone nelle vesti di un cuoco assunto da poco tempo, ma che ha già portato scompiglio nel tranquillo tran tran dell’abitazione destabilizzando il compassato maggiordomo, la vezzosa cameriera, il simpatico cameriere e non solo. Elevato a ‘baronetto’, si mostra riottoso a ogni forma di educazione vista anche l’abissale ignoranza pur se condita da simpatica vivacità intellettuale, anzi da una furbizia patentata. Le sorprese non sono finite: l’agenzia dichiarando un suo errore porta nella dimora un secondo Gaetano Esposito, un tipo completamente antitetico (psicopatico, autistico e malaticcio) determinando il ritorno del primo in cucina. Chi dei due è il vero figlio?

La commedia si dipana tra colpi di scena, sorprese e gag che rendono divertentissimo lo spettacolo con attori ‘napoletani veraci’ di straordinaria bravura dall’ironia sempre misurata e composta, abili nel rendere le molto divertenti le inesauribili sfumature della comicità napoletana. Encomiabile lo sforzo della regista Diamante Martone di rendere vivo e attuale il vasto repertorio teatrale napoletano per la capacità di coniugare con equilibrio i momenti comici, drammatici e sentimentali.


Si parla di