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Al via la stagione dei faló, da Nusco ad Atripalda gli appuntamenti imperdibili

In Irpinia si rinnova la tradizione dei focaroni con balli, musica e buon cibo

Inizia la stagione dei focaroni 2017 in Irpinia. Neve permettendo tra gennaio e febbraio si rinnova la tradizione con i falò, riti popolari al confine tra sacro e profano. Usanze che affondano le proprie radici in un tempo ormai remoto, quando la comunità si riuniva attorno ad un fuoco per celebrare il proprio santo protettore in cambio di benefici futuri.

Ma la tradizione dei focaroni è legata anche alla civiltà contadina che invocava il soprannaturale auspicando nel migliore dei raccolti. Oggi i focaroni restano una festa collettiva in cui la comunità si ritrova richiamando i paesi limitrofi per trascorrere una piacevole serata all'insegna di musica, divertimento e buon cibo.

Vediamo nel dettaglio i prossimi appuntamenti:

Martedì 17 gennaio edizione numero 24 per "A carcar e Sant'Antuono", la manifestazione che si tiene il 17 gennaio a Solofra, in provincia di Avellino. La cittadina irpina celebra così Sant'Antonio Abate con un appuntamento che si rinnova anno dopo anno in località Balsami. L'appuntamento è a partire dalle ore 18.30 con la celebrazione della Santa Messa, alla quale seguirà la benedizione dei falò. La serata continuerà con un momento conviviale dove si potranno degustare ottimi piatti tipici realizzati con le antiche ricette del luogo.

Aiello del Sabato celebra San Sebastiano e San Fabiano. Venerdì 20 gennaio, alle ore 7.00 si inizia con la benedizione e l'accensione del tradizionale "Focarone",mentre alle ore 7.30 è previsto l'arrivo della Banda Musicale "Gran Concerto Bandistico Città di Vietri sul Mare" che suonerà per le strade del paese.

 Nel weekend rivive la magia della Notte dei falò a Nusco: dal 27 al 29 gennaio 2017 in onore di Sant' Antonio Abate ritorna unna delle feste irpine più note e apprezzate nel periodo invernale. Balli, canti, pietanze gastronomiche eccezionali e tanti focaroni per riscaldarsi dal freddo di questi giorni.

Ad Avella si rinnova la tradizione con la Festa del Majo. Venerdì 20 gennaio, alle 14.30 la sfilata dei "figli del majo" nel centro storico del paese, poi il momento più atteso alle ore 16, con la processione di San Sebastiano Martire: al termine, rientrati in Chiesa e celebrata la Santa Messa, il parroco, Don Giuseppe Parisi, si recherà all'esterno per l'accensione del majo, rito propiziatorio accompagnato dalla musica, che continuerà per tutta la durata del "fucaron", con il concerto di Luca Rossi (alle ore 19.30 in Chiesa) e dei Bottari di Macerata Campania, che comincerà dopo l'accensione. Ad arricchire la giornata sarà anche l'offerta gastronomica (stand aperti dalle ore 18 in viale San Giovanni) che sarà incentrata sui piatti della tradizione, con il caciocavallo impiccato, la melanzana di San Sebastiano, la pizza di granone con scarole e fagioli, castagne, nocciole, ricotta, formaggi, torrone preparato al momento e il dolce di San Sebastiano.

Il centro storico di Avellino rivive con Terrafuoco. Martedì 31 gennaio, dalle 18.30, il tradizionale "Focarone di San Ciro" che da sempre è il clou di "Terrafuoco". Gli ingredienti sono semplici: la Collina della Terra, la musica di Vinyl Gianpy e dei Barabba Blus e la semplice convivialità popolare. Ad Atripalda celebre è il faló in onore di S. Sabino. Il focarone oltre ad assolvere il compito di rischiarare le tenebre della notte e offrire calore ai devoti in attesa di poter accedere al sacramento della Riconciliazione e partecipare all'Eucarestia, simboleggia la luce della fede che è stata trasmessa dai Santi e che i fedeli devono trasmettere agli altri.

Da marzo a giugno i falò continuano. Per San Giuseppe saranno accesi i focaroni a Trevico, Ariano, Lacedonia, Scampitella, Bagnoli Irpino e Castel Baronia; mentre a Caposele S. Antonio si festeggia con i falò notturni. In ogni piazzetta, di ciascun quartiere o contrada, attorno al rito antico del fuoco, si mangia e si beve e si balla e si conversa. Tutto in un'atmosfera di suggestioni intime.


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