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Gli studenti incontrano il “cuoco contadino” Pietro Parisi

Martedi 28 marzo alle ore 11.30 presso la nuova sede dell’istituto Alberghiero IPSEEOA Manlio Rossi Doria di Avellino si concluderà il progetto “IL GUSTO DELLA LEGALITÀ. SAPORI DI GIUSTIZIA” . Durante il terzo ed ultimo incontro, infatti, moderato dalla giornalista Rossella Fierro interverranno  Emilia Noviello del coordinamento provinciale di Libera e  Pietro Parisi, chef e scrittore. “Pietro Parisi è il “cuoco contadino” di Palma Campania. La sua è una storia di andata e ritorno dalla propria terra. Allievo di Ducasse e Marchesi, Pietro ha lavorato in tutto il mondo, da Parigi agli Emirati Arabi. Quando davanti a lui aveva una carriera da “chef” ormai più che avviata, la decisione di tornare indietro a casa dove essere un “semplice” cuoco. E così nasce il suo primo ristorante a Palma Campania, “Era Ora”: nella cucina di Pietro c’è tutta la sua filosofia di vita, restituire ai contadini e ai produttori campani la giusta dignità” dichiara l’Associazione Libera.

“Affrancare quel pezzo di Campania dal marchio Terra dei Fuochi, continua l’Associazione, riscoprire i sapori genuini della tradizione, far gustare ai suoi clienti le ricette della nonna Nannina. Ogni mattina Pietro si reca di persona dai contadini, sceglie i prodotti migliori, contro le regole di un mercato troppo spesso attento solo al profitto, sperimenta la cucina del recupero, i piatti anti spreco”. Pietro, suo malgrado, col tempo è diventato anche un simbolo della lotta al racket: “Lavorare nella mia terra, a Palma Campania, è un sogno che si rinnova ogni giorno. Ma negare le difficoltà sarebbe stupido. Sapevo che prima o poi avrebbero bussato alla porta del mio ristorante. Chi? Gli strozzini e non nascondo che all’inizio ho avuto paura“.

Così Pietro, conclude Libera, si racconta nel libro scritto a quattro mani con Flavio Pagano “La cucina che mi ha fatto dimagrire”, edito da Sperling & Kupfer. Un titolo fuorviante? No, perché la storia di Pietro è anche quella di un ragazzo oversize, che si è curato proprio con la cucina, quella buona e che, ritornando ad essere un normopeso, ha ritrovato la forza d’animo per dire no agli strozzini”.


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  • 28/03/2017