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Tra miti, storia e leggenda ritorna la "Juta dei femminielli": il programma

Mamma Schiavona che tutto perdona è pronta ad accogliere migliaia di fedeli. Il 2 febbraio, come da tradizione, si rinnova la cosiddetta “Juta dei femminielli” per venerare la Vergine.
Quest’anno però, la celebre salita verso il Santuario di Montevergine chiamata Candelora avrà un obiettivo in più, ricordare  quel 2 febbraio del 2002, data in cui i devoti furono cacciati dal Santuario per volontà dell’Abate Tarciso Nazzaro. Ma nonostante l’anatema di quel prete che in nome della Vergine decise che i femminielli non le erano graditi, questi continuarono a praticare il loro culto nei confronti della loro Madre protettrice.
Sono passati quindici anni da quel giorno, molti pregiudizi sono stati superati e la Candelora continua ad essere la festa di tutti coloro che credono nell’uguaglianza e nella parità di genere. Un rito popolare che è radicato ormai nel nostro territorio, riuscendo ad unire sotto un’unica bandiera persone di ogni genere e sesso, una festa, ma anche un culto religioso che affonda le sue radici in un passato remoto quando nel 1256 la Madonna, commossa dall’amore di due omosessuali, incatenati sul Monte Partenio a Lei dedicato e condannati a morire di freddo o sbranati dai lupi, li salvò da quella fine crudele riscaldandoli con la Sua luce. Ancor prima, però, a salire su quello che fu il “Monte di Virgilio”, erano i coribanti, sacerdoti della dea Cibele, la Madre nera. Questi per onorare la divinità il 2 febbraio le offrivano in dono il loro sesso arrivando ad evirarsi per rinascere  poi con una nuova identità. Ancora oggi questo freddo giorno d’inverno è un giorno d’offerta  in cui il fedele fa un voto alla Vergine, ma il suo sacrificio si trasforma in balli, risa e divertimento.

Tre gli appuntamenti che accompagneranno la Candelora 2017: il primo febbraio la Salummeria Patri in Piazza Amendola ha organizzato l’aperitivo di benvenuto "Diversi da chi?"; subito dopo una serata, sempre alla vigilia della juta, che vedrà l’esibizione dal vivo di un gruppo folk irlandese all’Highlander Irish Pub e infine il 2 febbraio dopo la Juta dalle 21.30 fino al mattino divertimento sfrenato con Vinyl Gianpy al Black House Blues.


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