Cronaca

Ago lasciato nell'inguine di una paziente: tre condanne

A smascherare l'errore fu un esame eseguito nell'unità operativa di radiologia e diagnostica dell'ospedale Maggiore "Pizzardi" di Bologna

foto il mattino

Lasciarono nell’inguine di una paziente un ago da sutura. L’episodio otto anni fa all'Ospedale Criscuoli di Sant'Angelo dei Lombardi. La sentenza di primo grado è stata emessa dal giudice Lezzi presso il Tribunale di Avellino nei confronti  due medici ed un assistente di sala operatoria: aggravante della condanna al risarcimento dei danni in sede civile.

Sono stati ritenuti responsabili di un grave errore. 

 L’esito dell’operazione - eseguita nel reparto di ginecologia - fu valutato positivamente, al punto che la donna fu regolarmente dimessa. Ma le prime avvisaglie del caso di malasanità fecero capolino ben presto: dolori lancinanti e difficoltà a deambulare.

Le fu consigliata una cura farmacologia ed una visita specialistica, per cause da attribuite alla cattiva circolazione del sangue degli arti inferiori. Non ci furono miglioramenti. A smascherare l’errore fu un esame eseguito nell’unità operativa di radiologia e diagnostica dell’ospedale Maggiore “Pizzardi” di Bologna. Dalle immagini la presenza di un ago di sutura, dimenticato nella zona inguinale. Il referto medico chiarì tutto: "Si segnala la presenza di un corpo estraneo a densità metallica, filiforme a morfologia arcuata, localizzato in emiscavo pelvico destro". Nel frattempo, alla donna presso la clinica “Malzoni”, fu estratto il corpo estraneo. 


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