Sapore d'Irpinia

Ad Avellino inaugura il ristorante "Tratturi' - Transumanza Gastronomica"

Il 23 luglio in via Vincenzo Sara il giovane Urciuoli apre il ristorante di cucina irpina

Finalmente ci siamo. Gerardo Urciuoli sfida la crisi e nell'anno più difficile per l'economia della ristorazione si mette in gioco con una proposta dall'anima profondamente irpina. 

In via Vincenzo Sara ad Avellino apre le sue porte al pubblico Tratturi' - Transumanza Gastronomica, un locale che trae ispirazione dal territorio e la sua ricca biodiversità con l'obiettivo di provare a valorizzare l'intera filiera agroalimentare attraverso una cucina ricercata, ma rurale. 

"Tratturi é un progetto enogastronomico che pone le sue radici nel territorio Irpino - chiosa Urciuoli - Il nostro obiettivo é quello, attraverso l' enogastronomia, di portare in tavola le storie e le tradizioni dei nostri luoghi e delle persone che li vivono. Allo stesso tempo vogliamo lanciare attraverso il cibo un segnale sociale ed economico, che va nella direzione della sostenibilità ambientale, dell'economia circolare e della solidarietà sociale. Non ci poniamo limiti, non ci prefissiamo schemi che possano intrappolarci, se non quello della passione che mettiamo in quello che facciamo. Esploriamo il nostro territorio in tutte le sue sfaccettature e lo viviamo come un punto di partenza dal quale creare la nostra identità"

L'inaugurazione prevista per il 23 luglio non vuole passare nell'ombra, ma al contempo tiene a garantire il rispetto delle norme anti covid. Per questo chiunque voglia prendere parte al taglio del nastro di Tratturi dovrà rigorosamente prenotare. 

"Data la situazione odierna in cui riversiamo - dice il titolare - onde evitare assembramenti, abbiamo deciso di organizzare una serata inaugurale, con servizio solo ristorativo al tavolo. Il tutto si svolgerà nelle piene regole vigenti. Ci sarà l'opportunità di parteciparvi solo ed esclusivamente su prenotazione, ovviamente a numero limitato". 

La serata avrà inizio alle 20.00 e sarà allietata dalla musica di Antonio Scafuri e Sandro Amato. 


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