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A Ospedaletto d'Alpinolo la Festa della Castagna del Prete

Sabato 8 e domenica 9 ottobre, ad Ospedaletto d'Alpinolo, ritorna la Festa della Castagna del Prete. L'evento, alla sua sesta edizione, coniuga arte, tradizioni e enogastronomia.

La due giorni ruota intorno alla regina d'autunno, frutto tipico d'Irpinia che potrà essere degustato attraverso svariate ricette della tradizione locale o nella versione che meglio rappresenta il comune di Ospedaletto: la castagna del prete.

Da tempo immemore, ad Ospedaletto, viene realizzato questo prodotto gustosissimo che consente di consumare la castagna anche fuori stagione. Oggi sono conosciute in tutta la Campania e la loro tecnica di produzione resta pressoché invariata: in locali detti "gratali", le castagne fresche ancora con il guscio, vengono disposte su graticci di legno, al di sotto dei quali si accendono i fuochi alimentati da legna di castagno. Il fuoco deve essere lasciato acceso per 15 giorni, in modo tale da fare seccare completamente le castagne, che dopo vanno tostate in forno per 30 minuti circa. A questo punto, per farle insaporire e reidratare, vengono immerse in cassoni di plastica pieni di acqua o di acqua e vino.

Si dicono, invece, castagne "infornate" o "nvornate", quando vengono sgusciate prima di essere poste sul fuoco. Quando, invece, le castagne sono caratterizzate da un'alta percentuale di umidità, nonostante la permanenza sui graticci, rimangono "mosce" e, una volta tolte dal fuoco, vengono infilate ad uno spago, a mo di rosario ed appese in attesa di essere consumate. Le castagne mosce o "tenerelle", nate come castagne del prete mal riuscite oggi si preparano di proposito, poiché sono assai richieste dal mercato, essendo molto saporite e zuccherine, oltre che conservabili per diversi mesi. 


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