Attualità

Frigento, studenti in visita alle aree interne tedesche

Giunti alla Harz University, i ragazzi hanno avuto modo di visitare le città di Blankeburg, Quedlinburg e Wernigerode

Foto: Ufficio Stampa

È dal comune di Frigento, uno dei borghi più belli d’Italia, che il 27 novembre scorso è partito alla volta della Germania un gruppo di ventitré studenti delle classi 4ªA - 4ªB e 5ªB del liceo linguistico e del liceo delle scienze umane del plesso frigentino dell’IISS Grottaminarda, istituto diretto dalla Dirigente Maria Ullucci. 

Il viaggio rientra nel progetto, in corso da alcuni anni, Kinesis ovvero l’Erasmus+ “KNowledgE alliance for Social Innovation in Shrinking villages”. 

Accompagnati dalla prof.ssa Sabrina Pisano, referente del progetto per l’IISSGrottaminarda e dalla conversatrice di lingua tedesca, Silvia Kaestel, gli alunni hanno vissuto un’esperienza unica di crescita e di vita. Alla scoperta di shrinking villages (paesi in calo demografico) tedeschi, hanno portato la loro esperienza di conoscenza del territorio, dei castelli e delle storie raccontate attraverso podcast sviluppati in Italia. 

Giunti alla Harz University, i ragazzi hanno avuto modo di visitare le città di Blankeburg, Quedlinburg e Wernigerode, di conoscere la loro storia, di vivere e visitare i castelli con il parco nazionale di Harz. L’incontro con gli studenti del liceo di Blankeburg ha favorito uno scambio di buone pratiche e creato legami per futuri progetti d’interesse culturale e di valorizzazione del territorio. 

«La mattina del 27 novembre – afferma il Sindaco di Frigento, Carmine Ciullo – ho augurato buon viaggio ai ragazzi. Ancora non potevano conoscere quanto avrebbero vissuto, ma la loro trepidazione era palpabile e contagiosa. La loro è un’età in cui ci si forma per il resto dell’esistenza ed esperienze come questa aiutano molto ad allargare i propri orizzonti sia per gli studi sia per il lavoro che verrà. Il progetto Kinesis sta già dando molti risultati, ma attendiamo un vero cambio di paradigma per i comuni come i nostri delle aree interne europee. Sono in difficoltà ma non voglio definirli a rischio spopolamento: hanno bisogno di maggior cura e dobbiamo creare maggiori rapporti tra loro e tra le diverse generazioni.»

Il 3 dicembre è stato il giorno del ritorno in Italia. Il viaggio, altamente formativo, ha consentito di usare e sperimentare le lingue straniere studiate a scuola, tedesco e inglese. Questi giorni hanno lasciato nei giovani studenti un’esperienza indimenticabile, un tesoro da custodire per sempre.


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